mercoledì 23 marzo 2011

27 marzo: "Giornata mondiale del teatro"

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Lezione - gioco a "Teatro mio"


A Vico Equense l'associazione Teatro Mio in occasione della "Giornata Mondiale del Teatro" ha organizzato una serie di eventi che, in forma gratuita, permetterà a tutti di entrare in contatto diretto con il mondo del palcoscenico. La manifestazione prende il nome di «Teatro a Porte Aperte» e ha coinvolto anche i più piccoli prevedendo incontri con le scuole del territorio. L'obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi al mondo del teatro, sia come esperienza formativa e creativa, sia come strumento di educazione alla visione dello spettacolo dal vivo.

Mercoledì 23 marzo
Oggi gli alunni delle classi quinte della nostra scuola hanno partecipato alla lezione-gioco tenuta da Salvatore Guadagnuolo nella sede di "Teatro mio". L'attività è stata entusiasmante,coinvolgente ,viva e dinamica. Gli alunni , hanno interagito con gioia alle proposte dell'organizzatore ed hanno espresso in forma chiara e significativamente critica i loro punti di vista sugli spettacoli improvvisati da alcuni loro compagni che si sono cimentati sul palcoscenico del teatro, con naturalezza ed innata mestria, sotto la guida attenta di Salvatore. L'esperienza è stata significativa perchè anche se con ruoli diversi tutti i bambini sono stati coinvolti nella lezione e si sono sentiti protagonisti della scena sia come attori , sia come attenti critici. La suggestione creata da luci e suoni ha reso il momento ancora più emozionante ed indimenticabile.

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E ora la parola ai ragazzi ...



All'arrivo a"Teatro mio " ci ha accolti l'attore Salvatore Guadagnuolo amico e collaboratore delle nostre maestre


Giuseppe Salvatore ha iniziato la lezione-gioco facendoci conoscere in maniera coinvolgente le parti dello spazio scenico (proscenio, palco, fondo, quinte...)e le parti del teatro (platea, palchetti...) e ci ha spiegato come il pubblico dovebbe comportarsi nei confronti degli attori che recitano. Io mi sono divertita molto quando Salvatore ha coinvolto alcuni bambini nella recitazione di "Cenerentola"dando loro solo tre minuti per organizzare la scenografia e anche le battute. I miei compagni sonoi stati bravissimi! Ivana


Salvatore ha spiegato alcune curiosità sul mondo dello spettacolo e lo ha fatto in modo coinvolgente. Questo ha suscitato in me una grande allegria che ho manifestato anche quando ho avuto l'opportunità di mettermi nei panni dell'attrice. L'esperienza è stata fantastica!


Sofia


Non mi dimenticherò mai di questa giornata fantastica e magica. Ho provato molta gioia ed è stato bellissimo!


Giosuè


Salvatore ha chamato dei bambini , li ha fatti camminare sul palcoscenico e con un gioco ha fatto comprendere a tutti come è importante occupare il proscenio e il palco...


Carolina


...alcuni bambini hanno recitato "Cenerentola". Tra questi c'era il mio amico Michele che ha recitato molto bene


Gabriele Io non ho recitato ma mi sono divertita lo stesso. Quest'esperienza mi è piaciuta moltissimo!


Stefania


...abbiamo imparato cose nuove sulla funzione del teatro Daniele R.


...la parte più bella per me è stata quando sono salita sul palco; ero spaventata per il giudizio degli altri, ma ero anche molto emozionata perchè era la prima volta che salivo sulla scena e recitavo. Tornando a scuola ero felicissima della nuova esperienza vissuta.


Agnese


...mi sono divertita tanto quando sono arrivata a teatro e mi sono seduta in platea.


Gaia


...sapevo già che mi sarei divertito un sacco perchè con Salvatore il divertimento è assicurato


Luigi


Mi sono divertita molto ad ascoltare i miei amici che hanno recitato improvvisando


Claudia


E' stato bello andare a teatro. Io mi sono emozionato e commosso quando ho visto i miei compagni recitare come veri attori. Tutta la lezione- gioco-spettacolo ha suscitato in me allegria,passione e gioia. Quasi, quasi mi iscrivo alla scuola di teatro


Luca


Mi sono emozionato molto quando ho visto l'emozione negli occhi dei bambini che sono saliti sul palco.


Daniele C.


Oggi la maestra e i miei compagni mi hanno descritto la giornata di ieri;io ero assente perchè dopo la gita ad Ercolano ero stanco e mi sono svegliato tardi. Da quello che ho sentito tutti si sono divertiti un mondo.Se potessi tornare indietro di certo mi sveglierei in tempo per vivere anch'io questa bella esperienza.


Diego


Grazie per questa splendida esperienza a tutti gli organizzatori di quest'iniziativa e soprattutto a Salvatore e al suo assistente Peppe


I ragazzi e le maestre







Salvatore , in risposta al nostro post,ci scrive che è felice perché l’incontro ha lasciato traccia nei ragazzi e nelle maestre. Ringrazia tutti noi con un pensiero/poesia di un grande pedagogo/poeta . Condividendo questi versi Salvatore ancora una volta testimonia la sua grande sensibilità ,mostrata più volte, verso i bambini della nostra scuola


Dite: “E’ faticoso frequentare i bambini”.


Forse avete ragione.


Poi aggiungete: “Perché bisogna mettersi al loro livello,


abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli”.


Ora avete torto.


Non è questo che più stanca.


E’ piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi,


alzarsi sulla punta dei piedi.


Per non ferirli.


J. Korczak

venerdì 18 marzo 2011

In memoria di...

“ AMARE … VOCE DEL VERBO MORIRE “
Solo chi ama veramente riesce ad annientare se stesso per beneficiare l’altro.
DON TONINO BELLO




19 marzo 2011
Anniversario dell'uccisione di don Peppe Diana
Il 19 marzo, in Campania, le scuole restano chiuse, come stabilito dal calendario scolastico regionale e questo giorno diventa una "ricorrenza di impegno civile”.

E' l'omaggio a don Peppe Diana, il parroco di Casal di Principe, ucciso dalla camorra 17 anni fa e per tutti noi questo giorno diventa momento di riflessione per ricordare anche tutte le altre vittime della mafia...
Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, il giovane Giancarlo Siani ,uomini che hanno creduto nella giustizia e che hanno perso la loro vita per salvare quella di altri.

Per loro...
non solo memoria... ma anche impegno

La lotta alla mafia… non deve essere soltanto
una distaccata opera di repressione, ma un movimento
culturale e morale, anche religioso, che coinvolga tutti,
che tutti abitui a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà
che si oppone al puzzo del compromesso morale,
della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità"

Paolo Emanuele Borsellino

mercoledì 16 marzo 2011

La festa del papà





http://www.cartoline.it/



Grazie Papà

Da te, papà, ricevo tanto.
A te, papà, io voglio bene.
Dite, papà, io vado fiero.
A te, papà, io dico grazie.

Grazie papà, per il bene che mi vuoi.
Grazie papà, per i doni che mi fai.

Con te, papà, non ho paura.
Con te, papà. mi sento forte.
Con te, papà, mi trovo bene.
A te, papà, io dico grazie.

Grazie papà, per la gioia che mi dai.
Grazie papà, per quello che tu sei.

B. Bartolini


Non mi ha detto come vivere:
ha semplicemente vissuto
e ha lasciato che lo osservassi."
Clarence Budington Kelland

Una notte un padre sentì il figlio che pregava nella sua stanza:
Signore, fa che io diventi forte come il mio papà.
Più tardi, quella stessa notte, il padre pregò:
Dio, fa che io sia il tipo di uomo che mio figlio si aspetta."
anonimo

venerdì 11 marzo 2011

Primo compleanno del nostro blog didattico !

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Proprio in questi giorni "il quaderno colorato" ha festeggiato il suo primo compleanno.
Il post di oggi è per dirvi GRAZIE...
Siete in tanti a seguire questo blog e in poco più di un anno abbiamo raggiunto oltre tredicimila visite.
Ed ora la parola ai protagonisti del blog : i ragazzi , che con il loro entusiasmo, il loro impegno e la loro partecipazione attiva, mi hanno sostenuta in quest'avventura.


A marzo il
Blog ha
Compiuto un anno
Dei bambini
Entusiasti
Felici e pieni di
Gioia
Hanno
Inventato
Le storie a più
Mani, poesie, acrostici e tant'altro per festeggiarlo.

Noi
Ora
Possiamo giocare con il
Quaderno colorato,
Ricordare i momenti più felici di quest'anno
Sorridendo
Tutti
Uniti.
Vi ringraziamo maestra Pina per questo vostro impegno
Zelante


Martina e Marika



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Sei triste?
Vai sul blog.
Non sai con chi giocare?
Vai sul blog .
Hai voglia di divertirti?
Vai sul blog.
Perchè?
Il nostro blog in questo anno
ci ha regalato idee, emozioni,
sensazioni e tanto divertimeno.
Auguri!



Albina


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Il quaderno colorato mi piace perchè è uno spazio costruito per noi bambini

Giosuè


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Il nostro blog è fantastico .... i giochi di AttivaMente mi aiutano a riflettere, " l'angolo del buonumore " , con barzellette e colmi, mi fa divertire, imparo con i giochi didattici ...

Giuseppe S.


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....è uno spazio costruttivo che ci aiuta ad imparare

Luna e Claudia


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Il quaderno colorato non è bello, è...bellissimo!

Anna

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Il nostro piccolo diario di bordo ci ha fatto aprire la mente con i giochi di "AttivaMente".

E' stata una scoperta interessante e divertente!

Elisabetta

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Spero che il quaderno colorato diventi sempre più popolare. Auguri al nostro blog che mi diverte e mi emoziona.

Fiorella



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martedì 1 marzo 2011

AttivaMente

Sono proprio orgogliosa di voi e della vostra partecipazione ai giochi di AttivaMente .
I giochi di parole hanno riscosso grande successo e sempre più numerosi giungete alla soluzione degli anagrammi pubblicati.
Bravissimi! Bravissimi! E ancora bravissimi!
Ed ora pubblico la lista di tutti i risolutori dell'anagramma pubblicato domenica scorsa.

Michele, Luigi, Sofia, Agnese, Antonio, Daniele R., Cecilia, Marcello, Noemi, Martina, Elisabetta, Alessandro. Andrea, Stefania, Siria, Luca, Mariarosaria e Giò.

Questa la soluzione : contare - cartone

Vi propongo ancora una volta un anagramma, anticipandovi che dal prossimo post di AttivaMente si cambia gioco.


Porta la carta al xxxxxx
la xxxxxx pettegola.
Buon divertimento!

Tre fantastiche storie


Tre fantastiche storie sono state create dai bambini nel laboratorio di scrittura creativa collettiva "Scrivolab: storie a più mani da raccontare"

Fatilandia



C’erano una volta due bambini molto poveri. Il più grande di loro si chiamava Francesco , il più piccolo Enrico. I due bambini erano sempre felici perché avevano l’amore della loro mamma. Purtroppo un giorno la mamma s’ammalò e loro non furono più gli stessi. Erano sempre molto tristi.
Un giorno, una folata di vento portò un biglietto nel loro giardino. Francesco lo lesse: “se a Fatilandia arriverete, la felicità ritroverete”. Accanto al biglietto misteriosamente trovarono anche una mappa che conduceva in quel luogo. Francesco ed Enrico si avventurarono sulla strada per Fatilandia nella speranza di trovare una soluzione al problema della loro mamma. Lungo la strada trovarono tanti ostacoli;: sabbie mobili, stregoni neri, orchi, serpenti…
Nonostante tutto riuscirono a trovare Fatilandia, un posto meraviglioso, pieno di bellissime fate che volavano allegre di qua e di là e che vivevano in castelli costruiti sulle nuvolette bianche di un bellissimo cielo terso e limpido.
I due bambini si avvicinarono ad una fatina e le chiesero aiuto per la loro mamma tanto malata. La fatina li condusse dalla fata regina di Fatilandia che commossa dalla triste storia diede a Francesco una pozione magica. Così, i due piccoli coraggiosi bambini corsero velocemente verso casa, diedero alla mamma una dose di quella preziosa medicina e in breve tempo lei guarì. Nonostante la povertà, la tristezza per incanto svanì dai loro cuori e ritrovarono la felicità, perché la ricchezza più grande è, e rimarrà sempre, l’amore di una mamma.





Operazione “Vendetta”


Siamo nel 1936 e nella piazza della città di “Dovunque” Frank Albert Queen stava tendendo l’ennesima trappola al signor Lobont, una delle sue “vittime” preferite. Il sindaco Coal Jean Grey si accorse di lui e lo convocò nel suo ufficio. – Albert , ora hai superato il limite!-Adesso basta, ti esilierò nella città di “Qualunque” , almeno lì non avrai nessuno a cui fare i tuoi stupidi infantili scherzi.- No, non a “Qualunque” ,in qualsiasi posto ma non lì.
Ma il sindaco fu irremovibile.
Gli anni passarono …e lì Albert morì dopo una vita solitaria e infelice.
Ombre scure cadevano sul cimitero della città di “Qualunque”. Sulla tomba di Frank Albert Queen la grossa lastra di marmo era spostata. Ora Queen si voleva vendicare, e la sua vendetta doveva ricadere su Coal Jean Grey, il vecchio sindaco che anni prima l’aveva cacciato da “Dovunque”. Il fantasma era diretto a casa di Grey, la sete di vendetta lo perseguitava.
Quando l’ultima luce della casa di Grey si spense cominciò l’operazione “Vendetta”. Queen si introdusse nella camera da letto di Grey che dormiva come un sasso e si accorse che sul comodino aveva una bomboletta spray per l’asma .
Guarda un po’ il caso … proprio quella notte un attacco d ‘asma colpì Grey. Albert non poteva sprecare quell’occasione, ma come sfruttarla?. Poi una lampadina si accese. Frank sostituì l’aggeggio per l’asma con un potentissimo spray al peperoncino, e disse sussurrando-Povero Grey ... vedrai, vedraiiiii ! Nella bocca di Grey, con un solo spruzzo, si scatenò un incendio che lo costrinse per giorni e giorni a placare il bruciore bevendo litri e litri d’acqua.
L’operazione “Vendetta” era andata a buon fine, Frank Albert Qeen aveva avuto la sua vendetta. Era riuscito a fare il suo ultimo scherzo, il più riuscito di tutti.



Un giorno da eroe


Un giorno d’inverno, tre fratelli, Marco, Luca e Raffaele erano soli in casa e si stavano annoiando, perché fuori pioveva e non potevano giocare all’aperto.
Ad un tratto a Marco venne un’idea geniale: avrebbero giocato a nascondino in casa. Marco, , seguito dal suo cane Macchia, scelse come nascondiglio la soffitta, luogo al quale nessuno poteva accedere per ordine dei genitori. Lì tutto era strano, Marco si guardava intorno, tutto sembrava vecchio di mille anni. Poi s’accorse di un baule pieno di vecchi giocattoli tra i quali s’ intravedeva un libro dall’aspetto misterioso. Marco soffiò sulla copertina polverosa e come per magia dal libro uscì una fata bellissima e luminosissima. La fata raccontò a Marco che viveva felice nel suo mondo con il suo folletto aiutante. Ma qualche giorno prima una brutta strega ed un orco lo avevano rapito per farle dispetto e lei era triste perché da sola non poteva salvarlo. Una profezia, infatti, diceva che solo il cuore puro di un bambino poteva sconfiggere il male e liberare il folletto .La fata chiese a Marco di aiutarla e lui subito accettò. Marco e Macchia insieme alla fata entrarono nel libro. In un attimo furono trasportati in un ambiente molto piacevole. C’erano fiori colorati e farfalle di ogni varietà, ma presto quel paesaggio cambiò e si ritrovarono in un bosco dove tutto era diverso. I fiori erano appassiti, ovunque c’erano trappole per animali e al posto delle variopinte farfalle volavano insetti velenosi. Nei pressi del bosco c’era il castello dove abitavano l’orco e la strega; l’orco era a guardia del castello e fu distratto da Macchia che lo attirò verso una trappola posta nel bosco. L’orco ci cascò. Velocemente, Marco e la fata entrarono nel castello e si diressero verso l’antro della strega dove .lei era intenta a mescolare in un grande calderone una nauseabonda pozione magica. Marco prese alla sprovvista la strega e con uno spintone la buttò nel calderone bollente. Poi liberarono il folletto che contento riabbracciò la fata e ringraziò Marco e Macchia. La missione era compiuta e potevano ritornare a casa soddisfatti. La fata li aiutò a compiere il viaggio di ritorno nel libro e quando giunsero a casa Marco si accorse che il tempo non era passato e che
Luca e Raffaele ancora cercavano il suo nascondiglio.