Le palme di confetti sono delle composizioni che rappresentano ramoscelli di fiori oppure alberelli fabbricati con confetti di vari colori e dimensioni, che vengono disposti su un sottile filo di ferro , riscaldato alla fiamma di una candela, a mo’ di petali e il rametto costituito dal filo di ferro viene ricoperto con carta velina o crespa di colore verde o marrone e arricchito da fiori, merletti, spighe di grano o altro materiale di fantasia. Sono tradizionalmente realizzate a Sorrento e in tutta la penisola sorrentina e vengono festosamente portate da grandi e piccini per la benedizione della Domenica delle Palme, accompagnate da ramoscelli di ulivo. Questa tradizione risale al XVI secolo.Si narra,infatti,che a quel tempo i Saraceni intraprendevano spessissimo scorrerie sulla costa sorrentina.Un giorno ci fu un tentativo di invasione particolarmente cruento.Numerose navi pirata si avvicinarono e gli abitanti della città di Sorrento, impauriti, si rifugiarono nella Cattedrale invocando la grazia di essere salvati dai pirati.
Le loro preghiere furono esaudite e le navi saracene naufragarono in prossimità della costa sorrentina. Soltanto una fanciulla, schiava dei saraceni, riuscì a salvarsi e, raggiunta a nuoto la Marina Grande, giunse in Cattedrale dove fu accolta premurosamente dal popolo e, in segno di ringraziamento, la ragazza sciolse il sacchetto che aveva al collo e ne depositò il contenuto sull’altare: erano confetti colorati.
Secondo la leggenda era quella la Domenica delle Palme e da allora, ogni anno, in ricordo dello scampato pericolo, le palme hanno i colori variopinti dei confetti, frutto della gratitudine di quella giovane fanciulla che grazie ai sorrentini riuscì, miracolosamente a salvarsi dai saraceni.
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